RESTAURO E PROGETTO ILLUMINOTECNICO
DELLA CHIESA S. ANDREA APOSTOLO
IL RESTAURO
L’intervento che si configura come restauro e risanamento conservativo, è consistito in un insieme sistematico di opere finalizzate alla conservazione dell’edificio, ed ha interessato, in particolare, la struttura lignea del tetto e della cantoria della Chiesa.
Il tetto, a capanna, è costituito da capriate e terzere di legno di larice, travetti d’abete e pianelle su cui sono posti i coppi; l’incuria nel corso del tempo e le infiltrazioni d’acqua, avevano causato una serie di stati deformativi che rischiavano di compromettere la funzionalità della struttura. Inoltre l’acqua, penetrando dalla copertura e cade sulla volta in camorcanna aveva provocato lesioni ed in alcuni casi anche il distaccamento di parti di gesso, arrecando non soltanto danni alle pregevoli decorazioni in tempera della volta ma mettendo in pericolo l’incolumità dei fedeli.
Minori erano invece i danni alla struttura della cantoria; anche in questo caso dovuti alla mancanza di manutenzione ed alle infiltrazioni d’acqua piovana che penetrava dalla parete della facciata principale, sopra il portone d’ingresso della Chiesa. In quel punto, infatti, la parete è stata notevolmente ridotta per fare posto alla cassa lignea dell’organo che vi si trova addossata.
PROGETTO ILLUMINOTECNICO
PROGETTO LAMPADA MARCO TURCHI
COLL. DANIELE CARLONI
SVILUPPATO E REALIZZATO DA LIGHT CONTRACT BY FLOS
ANNO DI ESECUZIONE 2003/2004
DESCRIZIONE APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE PER LA CHIESA DI S. ANDREA APOSTOLO DI CASTELFERRETTI.
A seguito dei lavori di restauro della Chiesa, (…), si è provveduto alla sostituzione del vecchio impianto elettrico ed alla eliminazione di tutti i gruppi di proiettori sostituendoli con nuovi lampadari.
Questi, montati al centro della navata, sono costituiti da tre anelli fissati su un’asta centrale.
Ogni anello si differenzia dagli altri per diametro, per il numero e le caratteristiche dei corpi illuminanti e proiettori.
Alimentati attraverso dei trasformatori contenuti in scatole ellittiche fissate anch’esse all’asta centrale del lampadario, a loro volta, possono essere orientati indifferentemente sulle pareti o sulla volta o verso il pavimento al fine di illuminare omogeneamente tutte le superfici ottimizzandone la resa.
Questo sistema di illuminazione diretta ed indiretta è l’elemento centrale di tutta l’illuminazione della chiesa ed è collocato all’altezza della trabeazione, a circa 10 mt di altezza. L’impianto d’illuminazione è progettato in modo da poter usufruire separatamente della luce dei lampadari a seconda dei periodi liturgici e al tempo stesso fare apprezzare, ai fedeli ed ai visitatori, sia l’architettura, sia le decorazioni pittoriche che gli arredi.
CARATTERISTICHE TECNICHE DELLE LAMPADE UTILIZZATE.
Il progetto comprende la miscelazione della luce ad alogenuri metallici, molto apprezzata per il suo alto rendimento e per la compattezza delle fonti e la ridotta manutenzione, con la luce alogena che invece da’ un apporto cromatico indispensabile alla valorizzazione e al mantenimento dei colori naturali.
La parte di proiezione con lampade ad alogenuri metallici è ottenuta con la proiezione mediante un elemento che incorpora una lampadina da 70W HIT con attacco G12 in tecnologia al quarzo posizionata all’interno di un riflettore calcolato Flood 35 con un ulteriore aggiunta di diffusore in vetro pirex sull’anteriore per un effetto diffondente.
Il tutto controllato da un alimentatore elettronico che riduce lo sfarfallio, prolunga la vita della lampada fino al 50% e riduce il tempo di riaccensione e permette di risparmiare energia.
La parte di proiezione ad alogeni bassa tensione è invece ottenuta attraverso lo stesso proiettore con sorgente ad alogeni 90W GY 6.35, con alimentazione elettronica.
Lampade ad alogenuri metallici 70W HIT G12.
Lampade ad alogeni bassissima tensione 90W GY6.35.
Pubblicato su PROGETTI n. 15 Nuova luce tra le navate; THINK IN BIG – Catalogo Light Contract, gruppo Flos spa. 2006.